08 dicembre, 2005

Autoharp

Categorie: [Strumentario]

Visto l'interesse scaturito dal messaggio Musicoterapia e strumenti, in cui velocemente accennavo alle possibilità offerte dallo strumento Autoharp in un contesto di musicoterapia, provo a dare qualche informazione in più. Strumento della famiglia dei cordofoni semplici è inventato nel 1881 e brevettato nel 1882 negli Stati Uniti. Dopo essere stato dichiarato lo strumento nazionale preferito ha avuto un periodo in cui è praticamente scomparsa dal mercato per poi tornare in auge in tempi relativamente recenti. Consiste in un parallelepipedo di legno dello spessore di circa cinque centimetri sulla cui superficie sono poste una serie di 36 corde accordabili grazie a dei piroli come quelli che tendono le corde nel pianoforte. La caratteristica che ne fa uno strumento molto usato in musicoterapia è che grazie ad un particolare meccanismo, si riescono a produrre accordi maggiori, minori e settima con la semplice pressione di un tasto (possono essere 15 o 21) che smorza le corde che non fanno parte dell’accordo scelto e lascia libere di vibrare quelle che invece formano la triade. Gli accordi a disposizione nel modello a 21 sono i seguenti:
Lab7 Sib7 Fa7 Do7 Sol7 Re7 La7
Mib Sib Fa Do Sol Re La
dom solm rem lam mim Mi7 Si7
Sono disposti in tre file di sette. Le file di bottoni non sono perfettamente allineate tra loro. Sono messe come i tasti della bottoniera della fisarmonica. Le tonalità in cui si hanno a disposizione più accordi sono quella di Fa, Do e Sib e le relative minori. Normalmente il musicoterapeuta preme i tasti scegliendo così la sequenza di accordi e l'utente con un plettro pizzica le corde. Il modello base a 15 tasti costa intorno ai 370 dollari, quello che ho io e che si vede nella foto (cliccando si ingrandisce e si può vedere meglio) ha 21 tasti e costa 400 dollari. Il top della categoria è intorno ai 700 dollari. Tutti i prezzi e le caratteristiche dei vari modelli si possono trovare nel sito di Oscar Schmidt

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